Descrizione
Visa Transit – Nicolas de Crécy
Estate 1986: poco dopo la tragedia di Chernobyl, Nicolas de Crécy e suo cugino, ventenni, partono per un lungo viaggio on the road con una vecchia e scassata Citröen Visa. Con a bordo una piccola biblioteca improvvisata e dormendo nei sacchi a pelo, attraversano il nord Italia, la Jugoslavia, la Bulgaria fino alla Turchia. Visa Transit è un racconto autobiografico, l’autore mescola i ricordi di viaggio a quelli d’infanzia, dando vita a una profonda riflessione sugli ultimi decenni dell’Europa: da quella dei visti e delle frontiere, a quella della libera circolazione e del turismo dei voli low-cost. Lo stesso titolo è un gioco di parole tra il nome della macchina e la parola visto (visa in francese). In un mondo diviso in blocchi, il viaggio è scandito dai controlli dei documenti a ogni confine – e dalla paura che questi momenti comportano – a cui fa da contrasto la luce calda e solare dei paesaggi attraversati e degli incontri rimasti impressi nella memoria.
Rassegna stampa
7 libri per iniziare a pensare al 2020
Wired
Top Graphic Novel 2019
Il Manifesto
“Leggere Visa Transit è come entrare nell’intimità dell’autore, passeggiare nella sua mente e nei suoi ricordi, assaporare le sue sensazioni e rivivere le sue esperienze. Tutto è descritto in maniera apparentemente spontanea, come un flusso di coscienza continuo che non si cura dell’andamento classico di una storia, ma è governato dalle regole della memoria. Questa è la magia di Visa Transit.”
Discorsivo
“Quello di De Crécy è un viaggio di formazione pieno di malinconia e di grandissima forza evocativa. In questo “road movie” il maestro del fumetto alterna la geografia del reale a quella frastagliata – a volte labile e a volte acutissima – della memoria, usando la sua poetica onirica per un racconto politico importante e necessario.”
ArtsLife
“Si potrebbe dire che Visa Transit non è un fumetto su un solo viaggio, ma un fumetto sul viaggio, o meglio sul misto di spaesamento e di libertà che ci prende quando siamo lontani da casa.”
Doppiozero
“Un racconto autobiografico, un viaggio tra luoghi fisici e paesaggi interiori attraverso le frontiere del sé e della storia.”
Lo Spazio Bianco
“Un autore poetico e visionario, con una capacità espressiva fuori dall’ordinario in grado di scavare nei meandri più oscuri e profondi dell’animo umano.”
Una Banda di Cefali
“De Crécy affida al lettore una piccola diapositiva dell’Europa dell’epoca, raccontando di cosa significasse viaggiare in un periodo storico in cui il turismo di massa e low cost non si era ancora diffuso”
Radical Ging
“De Crécy ci aveva già abituati a pagine di altissimo livello e anche qui non delude per un solo momento.”
A Clacca Piace Leggere
“Nicolas de Crécy racconta e disegna questo rocambolesco viaggio autobiografico con il chiaro intento di parlare delle frontiere, tanto difficili da attraversare trent’anni e passa fa quando semplici sono da valicare oggi. Ovviamente, solo per qualcuno.”
Il giro del mondo attraverso i libri
“Nicolas de Crécy conferisce uno stile poetico e pacato ai suoi disegni, riuscendo trovare una singolare e originale dinamicità.”
Modulazioni Temporali
“Un viaggio intenso affrontato con la sola guida di mappe cartacee non sempre affidabili, carico di sorprese e imprevisti ed impreziosito da incontri assurdi e bizzarre apparizioni. Un percorso a ritroso nel tempo in un’epoca dove l’ignoto segnava ancora lo stupore e la meraviglia dei viandanti.”
Mondofumetto