Descrizione
Storia della Santa Russia di Gustave Doré
Con questa pubblicazione Eris recupera uno dei capisaldi perduti della storia dell’arte e del fumetto.
Sette anni prima di creare le famosissime illustrazioni della Divina Commedia di Dante Alighieri, Gustave Doré sperimentava il linguaggio satirico dell’epoca raggiungendo l’apice con La storia della Santa Russia, sia scritta che illustrata da lui medesimo. Quest’opera dimenticata, uscita in Italia in un’unica edizione nel 1980 e incompleta, viene riproposta nella sua versione integrale, con le 13 tavole finali, le pagine in bicromia originali e un restauro attento delle tavole. L’edizione è arricchita da testi critici per inquadrare l’opera e il lavoro dell’autore.
Gustave Doré ripercorre un’ipotetica storia della Russia dalla sua fondazione sino all’epoca degli Zar. Il narratore, ironico e visionario, mostra regnanti stressati che vengono inevitabilmente decapitati dai loro successori, assurdi tentativi di sottomettere territori abitati solo da belve feroci e una fissazione inspiegabile nei confronti di Costantinopoli che si tramanda di secolo in secolo. Un escursus attraverso l’evoluzione stessa degli usi e dei costumi di un popolo, riccamente accompagnato dalle lamentele dell’autore nei confronti delle scene troppo osé che è costretto a disegnare e censurare, litigando con il proprio editore e chiedendo scusa al proprio lettore.
Rassegna stampa
“In anticipo sui tempi Gustave Doré ha scritto e illustrato un’opera di rara bellezza e vitalità, un’opera che andrebbe studiata a fondo da qualsiasi aspirante fumettista e/o illustratore, e letta con gusto da tutti gli altri.”
Artslife
Storia della Santa Russia di Gustave Doré (recensione, min.16.56)
Un libro tira l’altro – Radio 24
“Con la “Storia pittoresca, drammatica e caricaturale della Santa Russia”, nel 1854 il ventiduenne Gustave Doré firmava un libro obiettivamente straordinario, ricco di invenzioni visive e narrative. Precursore a sorpresa del moderno romanzo grafico.”
Artribune
“Gustave Doré ha rivoluzionato ciò che non esisteva. Ed è stata un’impresa notevole. Questa è la differenza tra il genio e il progresso.”
Fumettologica
“Un’opera pionieristica ed esilarante che ha tutte le carte in regola per diventare imprescindibile.”
Mediacritica
“Il fumetto di Gustave Doré e le difficoltà di tradurre le immagini. La postfazione di Boris Battaglia”
L’indiscreto
La Russia di Doré: parole e immagini senza mezze misure
Il Pickwick
“Il maestro dei maestri dei maestri dell’illustrazione. Il più famoso interprete visivo della Divina Commedia di Dante. Il più inventivo, influente, invidiato disegnatore europeo dell’Ottocento. Insomma, Doré. Del quale molti hanno visto immagini o sentito parlare, ma pochi avevano visto i fumetti.”
Fumettologica, i 10 migliori fumetti classici del 2018
“Stupito, richiudo il volume e vado a vedere quando è uscito per la prima volta: nel 1854. Il che ha dello sbalorditivo. Doré gioca con tutti gli elementi strutturali di un genere che ancora non esiste.”
Il Foglio
“Un libro talmente raffinato sul piano formale ed espressivo da apparire, più che pre-moderno, lanciato tra le spire della post-modernità e del metalinguismo, fiondato tra ribaltoni dadaisti e surrealisti, estro poetico figurato e concreto. ”
Minima et Moralia
“Oggi che il fumetto ha da tempo dato piena dignità anche al romanzo fumettistico, la riscoperta di questo capolavoro fondativo diventa, più che importante, essenziale.”
Lo Spazio Bianco
“Doré si concesse la libertà di inventare un repertorio grafico così vario e discontinuo, che cambiava pagina dopo pagina a seconda della necessità della narrazione […]
Senza nessun vincolo di composizione, di gabbia e nessuna restrizione rispetto al numero, alla forma o alla disposizione delle vignette, alla ricerca di un linguaggio grafico libero dalle modalità di lettura a cui era legata la parola.”
Fumettologica
“Un capolavoro a fumetti dato alle stampe decenni prima di questo mass medium.”
Fumo di China