Descrizione
Prison Pit di Johnny Ryan
Tra lande desolate e prigioni spaziali un guerriero wrestler intergalattico massacra una pletora di nemici mostruosi senza mai fermarsi. 760 pagine di sangue, budella e ossa maciullate: l’apoteosi della violenza.
Prison Pit è uno tra i più irriverenti e significativi fumetti alternativi pubblicati negli ultimi vent’anni. L’autore ha mescolato il suo amore per il wrestling con influenze che vanno da Dungeons & Dragons a Berserk di Kentaro Miura, e ha creato un’esilarante avventura splatter. Un distillato di demenzialità, volgarità e combattimenti assurdi. Con questo volume viene per la prima volta tradotta interamente in italiano e pubblicata in versione integrale. Preparatevi alla distruzione totale.
Rassegna stampa
“Ci sono libri e fumetti che danno immediatamente la sensazione di essere davanti a qualcosa di epocale. Prison Pit è uno di questi, rarissimi titoli.”
Nocturno
“Stiamo davvero parlando di un titolo che ha segnato in maniera profonda il panorama degli alternative comics sia americani che non”
XL Repubblica
“La storia, se così si può chiamare, prevede che il protagonista – una specie di spietatissimo wrestler intergalattico – venga precipitato in una negative zone popolata dalla consueta pletora di mostri e creature degli abissi alieni, coi quali intrattiene una interminabile fila di scontri, battaglie, e ammazzamenti vari. Tutto qui, più o meno. Ed è tantissimo…”
Minima & Moralia
“Prison Pit è ormai un’opera celebrata in tutto il mondo, e la sua influenza sul fumetto contemporaneo è innegabile. Finalmente in Italia ne sarà disponibile un’edizione integrale, in grado di restituirne lo strano ma innegabile fascino.”
Il Bosone
“L’universo di Johnny Ryan si nutre di grandi riferimenti ma ne svuota il contenuto proponendo un fumetto che è punk e senza compromessi in ogni singolo tratto. Una macchia scura e puzzolente carica di riferimenti a organi sessuali, violenze sconcertanti e parolacce così tanto densa da portare chi legge a una sola reazione: divertirsi. Se volete la risposta fantasy a Joan Cornellà siete accontentati.”
Stay Nerd
“Prison Pit è una delirante giostra iconoclasta, un racconto tanto travolgente quanto volgare e imprevedibile. È il lavoro più importante di Ryan e rappresenta il caposaldo di un filone del fumetto underground americano molto apprezzato negli ultimi anni.”
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Esquire
“Pensate a un incubo fantasy/post-atomico strutturato attorno a una traccia minimale di trama – riassumibile come l’incazzatura perenne del protagonista perso a vagare in un mondo alieno e spietato – dove si procede di trovata disgustosa in trovata ancora più disgustosa.”
Fumettologica
“Prison Pit è una provocazione lunga quasi 800 pagine: un fumetto che gira a vuoto, si perde nella propria natura e sussurra al lettore, lo seduce con muscolarità, perversioni e un immenso parco giochi dove poter sfogare ogni più oscura fantasia.”
Gli Audaci
“Squartamenti, mutilazioni e sangue a fiumi, continui riferimenti sessuali sempre più espliciti, escrementi, vomito, brutalità assortite ed esagerate, personaggi e ambientazione tra Mad Max e Ken il Guerriero, fanno di Prison Pit una progressiva discesa agli inferi alzando la posta pagina dopo pagina (e sono ben 760…) non risparmiando niente e nessuno.”
Rumore
“Una struttura narrativa semplice e lineare per articolare una dimensione caotica e non convenzionale, che pone come obiettivo quello di perseguire un percorso costellato da penetrazioni e distruzione, incoronato da dialoghi sboccati e il più osceni possibile.”
Mondo Fumetto
“Un artista, come sosteneva Stanisław Zukowski, è come un cane che cerca il cibo da vari bidoni della spazzatura e si nutre di quello che trova.”
Brutalmente underground: intervista a Johnny Ryan – Lo Spazio Bianco
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