Nella categoria “Second Chance” trovate copie di alcuni nostri titoli rovinati a causa di molti viaggi, di selvaggi trasporti o imperfezioni della lavorazione in tipografia e legatoria – ma sempre perfettamente leggibili – che vendiamo in sconto al 50%.
Perché è giusto dare a tutti una seconda possibilità!

di Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini

Prima Guerra Mondiale. Il 1917 è il terzo anno di guerra, la realtà della trincea è chiara e atroce, molti soldati sono da tempo lontani da casa. Nel mese di giugno alla Brigata Catanzaro viene promesso un mese di riposo. Questi fanti sono contadini – molisani, calabresi, pugliesi e siciliani – figli della Questione meridionale, per la maggior parte analfabeti. Vogliono solo una pausa. Ma dopo essere arrivati da poco a Santa Maria la Longa, un piccolo paese del Friuli Venezia-Giulia, la promessa viene disattesa. Devono tornare in prima linea, a morire sul Carso, dove già erano stati impegnati a lungo. Gli uomini della Catanzaro non ci stanno. Officina del macello racconta di questo rifiuto e di come sia stato barbaramente punito. Il 16 luglio 1917, a Santa Maria La Longa un plotone di carabinieri esegue l’ordine ricevuto e procede alla decimazione della Brigata Catanzaro. Finisce così una delle più importanti rivolte scoppiate durante la Prima guerra Mondiale nell’esercito italiano.
Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini ci raccontano una pagina nera della storia italiana, nascosta tra i già tragici avvenimenti della Grande Guerra, e di come il senso di umanità e di giustizia e il Diritto non sempre progrediscano insieme e congiuntamente.
Una narrazione grafica unica, basata su una ricerca storica, documentata, che ha gettato nuova luce su questa vicenda scomoda, mai del tutto chiarita, del solo esercito che osò ricorrere alla decimazione come vero e proprio strumento aberrante di repressione dell’insubordinazione dei propri soldati. Questa ricostruzione storica a fumetti è completata da quattro saggi di Sergio Dini, Lorenzo Pasculli, Silvio Riondato, Giulia Sattolo, Massimo Vitale e Matteo Polo che completano il quadro storico e giuridico di quei tristi giorni per meglio farci comprendere questo episodio dimenticato della nostra storia.