Costellazioni familiari

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Costellazioni familiari di Ana Llurba traduzione a cura di Francesca Bianchi.

Ana Llurba rappresenta situazioni comuni e quotidiane: l’amicizia, l’esplorazione della sessualità, l’adolescenza e la vita adulta, la maternità e le crisi matrimoniali, i legami affettivi e i contesti lavorativi. Allo stesso tempo ogni narrazione esce dall’ordinario per immergersi in dimensioni altre. I suoi personaggi si confrontano con l’ancestrale e il simbolico, tra riti individuali e collettivi, in una molteplicità di immaginari in cui esseri mitologici e non umani si mischiano a noi in realtà sfumate, insondabili. Il motore di queste storie è sempre il desiderio, il fallimento e la necessità di una qualche forma di redenzione.
Nel lavoro di Ana Llurba weird e femminismo speculativo si fondono in sfaccettate e conturbanti istantanee di una quotidianità distorta, per sondare le possibilità della paura e dell’ignoto, verso i territori più instabili della nostra mente, ma con la giusta dose di ironia e humor nero, in una coralità di voci che suonano al contempo sconosciute e familiari.

 

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Descrizione

Costellazioni familiari di Ana Llurba

Ana Llurba rappresenta situazioni comuni e quotidiane: l’amicizia, l’esplorazione della sessualità, l’adolescenza e la vita adulta, la maternità e le crisi matrimoniali, i legami affettivi e i contesti lavorativi. Allo stesso tempo ogni narrazione esce dall’ordinario per immergersi in dimensioni altre. I suoi personaggi si confrontano con l’ancestrale e il simbolico, tra riti individuali e collettivi, in una molteplicità di immaginari in cui esseri mitologici e non umani si mischiano a noi in realtà sfumate, insondabili. Il motore di queste storie è sempre il desiderio, il fallimento e la necessità di una qualche forma di redenzione.

Nel lavoro di Ana Llurba weird e femminismo speculativo si fondono in sfaccettate e conturbanti istantanee  di una quotidianità distorta, per sondare le possibilità della paura e dell’ignoto, verso i territori più instabili della nostra mente, ma con la giusta dose di ironia e humor nero, in una coralità di voci che suonano al contempo sconosciute e familiari.

Ana Llurba (Córdoba, Argentina, 1980) lavora nel mondo editoriale, collabora con diverse testate culturali, coordina workshop di lettura e scrittura. Si muove tra Stati Uniti e Berlino, dove vive di fronte a una stazione di servizio in un quartiere impersonale.
Il suo primo romanzo, La porta del cielo (Eris edizioni, 2021), è stato pubblicato in Spagna, Argentina e Cile. Nel 2021 con Costellazioni familiari, ha vinto il prestigioso Premio Celsius, indetto dalla Semana Negra de Gijón ed è stata finalista del Premio Finestres di Narrativa.

Darkam (Eugenia Monti) nasce a San Marino nel 1985. Da più di dieci anni vive a Berlino dove lavora come artista freelance, tatuatrice, fumettista e illustratrice. Tra i suoi lavori pubblicati, I Sarti del Sonno (2015, Galleria Blu), Piena di Niente (con Alessia De Giovanni, 2015, Becco Giallo). Collabora con la Galleria Italiana Blu e a Berlino con Cell63/ Galleria Luisa Catucci. Dietro agli occhi è il suo ultimo graphic novel, il primo come autrice unica, uscito per Eris edizioni / Progetto Stigma nel 2022.

Informazioni aggiuntive

Pagine

240 in bianco e nero

Tipo

Brossurato

Formato

12×17 cm

Data di uscita

Maggio 2022

ISBN

9791280495129

Prezzo

15,00 €

Anteprima

Rassegna stampa

“Il realismo magico si interseca con l’esistenzialismo in una miscela a dir poco esplosiva”
La Nuova Carne


“Visto il livello dei suoi primi due lavori, direi che qualsiasi altra cosa dovesse arrivare in libreria non si può che prenderla immediatamente a scatola chiusa, sicurə che anche questa volta sarà un capolavoro.”
A Clacca piace leggere


“La scrittura di Llurba è oltre lo scandalo, oltre lo sconcerto perché è della degenerazione del nostro tempo che parla, di tutte le enormi scorie che ci portiamo sulla pelle come croste; difetti di comunicazione, i buchi neri della comunicazione, i segreti occultati nello stomaco, la conturbante brama di fuggire verso direzioni che segnino un altrove meno malvagio sul proprio corpo.”
La Biblioteca di Montag


“Credevo di non poter leggere qualcosa che superasse ‘La porta del cielo’, e invece è successo.”
Quandostozitta


“La penna di Llurba è come un Virgilio incorporeo che aiuta chi legge ad attraversare la selva oscura che si dipana tra le pagine del volume. Tra atmosfere che sembrano uscite direttamente da un film di Tarantino e qualche accenno ad un fantastico mondo che potrebbe essere figlio del genio di Guillermo del Toro, Llurba guida chi legge attraverso un labirinto di storie, che lasciano un segno indelebile su chi decide di avventurarsi tra quelle pagine conturbanti.”
Flavia in a pond of books


“Cantiere lettura”: 5 libri da scoprire direttamente dal salone del libro di Torino
Lettera Emme

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